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Jurassic Park: The Game <Anteprima> (2 Parti)

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2011 21:37
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Città: MILANO
Età: 30
Sesso: Maschile
09/12/2011 21:37




Datasheet

Produttore
Telltale Games
Sviluppatore
Telltale Games
Genere
Avventura
Data di uscita
Novembre 2011
Prezzo
€ 29,99


L'estinzione del gameplay

Il ritorno a Jurassic Park non è dei migliori.

Era l'ormai lontano 1993 quando il fenomeno Jurassic Park sconvolse il pianeta: con 920 milioni di dollari incassati nel mondo, il film di Steven Spielberg basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton non soltanto si affermò come uno dei più grandi successi della storia del cinema, ma provocò addirittura il dilagare di una vera e propria dinomania, in grado di contagiare grandi e piccini. Difficile, anzi probabilmente impossibile, del resto, rimanere indifferenti dinnanzi ad una pellicola a dir poco magica, capace di riportare in vita creature estinte da sessantacinque milioni di anni grazie all'uso intensivo - e soprattutto mai inutilmente fine a se stesso, altro che Michael Bay! - di effetti speciali avveniristici, destinati a cambiare per sempre l'evoluzione del medium.
A prescindere dall'oggettiva eccellenza tecnica (tale da rendere il film mostruosamente attuale e credibile ancora oggi), il successo di Jurassic Park si spiega comunque con la forza dei suoi personaggi e soprattutto con la dirompente potenza visiva di alcuni passaggi, rimasti indelebilmente scolpiti nel cuore e nella mente di milioni di fan. Come dimenticare infatti l'autentica meraviglia suscitata dal primissimo, incredibile incontro con il brachiosauro (e la successiva inquadratura della laguna con gli erbivori al pascolo)? O ancora, la dolcezza della visita veterinaria al triceratops avvelenato, la sorprendente cattiveria dell'insolito attacco del dilophosauro e l'incontenibile energia della corsa dei gallimimus? Senza ovviamente trascurare le scene clou del film, ovvero l'assalto del T-rex sotto la pioggia e il duello prolungato con i letali velociraptor.


BENTORNATA, ISLA NUBLAR!

Nonostante i quasi vent'anni trascorsi dall'originale - e i dieci dal discutibile terzo episodio della serie, nell'attesa di un Jurassic Park 4 che a quanto pare si farà entro il 2013 - la voglia di ritornare ad avere a che fare con l'universo dei lucertoloni tanto cari a Spielberg era comunque altissima. Con grande favore avevamo insomma accolto nel giugno 2010 la notizia del ritorno sui nostri schermi per mano dei ragazzi di Telltale: dopotutto l'amore per i dinosauri è una fede cieca e incondizionata che deriva dall'inconscio e dall'infanzia, qualcosa capace di andare ben al di là di una riproposizione un po' così di Ritorno al Futuro o peggio ancora di certi trailer abbastanza pessimi che denotavano esplicite influenze da Heavy Rain e un generale senso di produzione malcelatamente votata al risparmio.
E così, dopo un misterioso ritardo di oltre sei mesi - il debutto della creatura Telltale era inizialmente fissato per lo scorso aprile - siamo finalmente riusciti a varcare di nuovo l'iconica soglia dell'avveniristica riserva di John Hammond, pronti a farci entusiasmare dai pericoli di uno zoo come nessun altro (e magari pure disposti a chiudere un occhio davanti a certe sbavature, in nome di un dolcissimo amarcord preistorico).


Premere A al momento giusto per fuggire dal T-rex: che adrenalina, che coinvolgimento, che emozione. Yawn!



JURASSIC RAIN

Come già in parte accennato, Jurassic Park: The Game si presenta come un'avventura suddivisa in quattro episodi, a dir poco ispirata al discusso Heavy Rain, con un gameplay disposto a sacrificare in larghissima parte le meccaniche da punta & clicca che solitamente contraddistinguono i titoli Telltale in favore di un ricorso pressoché ossessivo ai Quick Time Event. Aspettatevi insomma un vero e proprio laser game anno 2011, un videogioco in cui non avrete mai il controllo diretto dei personaggi a schermo ma che al contrario vi consentirà di progredire nella storia rispondendo col giusto tempismo agli input mostrati a schermo.
Tra sequenze di tasti da premere in successione e passaggi contraddistinti dal puro e semplice button mashing, l'azione si manterrà su ritmi tutto sommato abbastanza sostenuti, con occasionali momenti di pausa derivanti dai dialoghi a scelta multipla (comunque rigidamente lineari e privi dell'enfasi e del coinvolgimento di un Mass Effect a caso) e da rari enigmi risolvibili in maniera diretta e mai particolarmente elaborata. Insomma, il gameplay sembra non essere pervenuto, ma evidentemente la questione non deve essere un problema per lo studio fondato dagli ex dipendenti LucasArts.

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Il peggio di Hollywood...

No, per una volta niente Uwe Boll.

A prescindere dalla vostra personale attitudine nei confronti dei QTE (escamotage spesso abbastanza disprezzati in quanto visti come scorciatoie di game design atte a presentare situazioni tanto rocambolesche a livello scenico quanto assai meno consistenti in termini ludici), il problema di Jurassic Park: the Game deriva dal fatto che gli sviluppatori sembrano avere appreso in maniera del tutto errata la lezione di David Cage. In Heavy Rain, infatti, il fallimento di un determinato QTE innescava non il solito game over, bensì una diramazione nella trama con conseguenze anche significative per il destino dei personaggi (a tutto vantaggio dell'immedesimazione e della rigiocabilità), mentre nel titolo Telltale regna la linearità più assoluta, con di fatto un'unica via da seguire incappando al massimo in un certo numero di errori consentiti.
Al di là delle ridicole scene di game over (alcune morti sono autentiche gemme di comicità involontaria), il risultato finisce così per assomigliare in tutto e per tutto ad un film scarsamente interattivo, che dà la fastidiosa impressione di rinunciare alla non linearità virtualmente offerta dal medium videogioco per preferire uno svolgimento in tutto e per tutto unidirezionale e rigidamente preconfezionato.


UNA CATASTROFE A TUTTO TONDO

Un difetto già di per sé assolutamente significativo (per giunta aggravato dalla terribile inconsistenza nel gameplay), che ad ogni modo avrebbe potuto essere parzialmente riscattato dinnanzi ad una trama e ad un'atmosfera davvero degne di nota, all'altezza di quanto visto al cinema. Purtroppo però nemmeno da questo punto di vista il lavoro svolto da Telltale risulta salvabile: Jurassic Park: the Game è infatti un videogame che scimmiotta – male – un gran brutto film. A prescindere da una realizzazione tecnica non all'altezza, con un comparto grafico che varia dall'insufficienza piena al discreto e un doppiaggio in Inglese poco convincente, stupiscono in particolar modo le assurde situazioni orchestrate dagli sviluppatori.
Dimenticate il selvaggio esotismo, la sottile tensione e le spettacolari scene d'azione che hanno reso grandi le pellicole di Spielberg: al di là di un primo episodio ancora vagamente salvabile, vi aspetteranno infatti passaggi talmente goffi e ridicoli da non sembrare veri, tra improbabili scazzottate con i dinosauri, tristissimi twist super telefonati e velociraptor combattuti... a colpi di muletto.
L'idea di un videogame che presentasse da una nuova prospettiva gli avvenimenti del Jurassic Park originale era genuinamente intrigante, eppure l'esecuzione è davvero drammatica: da fan dispiace proprio vedere una licenza potenzialmente importantissima trattata in un modo così ingeneroso. Che dire, non ci resta che sperare nella riscossa con il quarto lungometraggio della serie, sognando magari un adattamento videoludico di un certo spessore per il futuro. Per il presente c'è sempre Turok, divertentissimo sparatutto colpevolmente ignorato dai più, pronto a saziare la vostra fame di dinosauri.

Giudizi e voti

Stelline:

1/5

Dstintivi:

Nessun distintivo

Voto dei lettori:



Commento finale:

Non basta copiare (male) Heavy Rain per portare il fascino del cinema in un videogiochi: al di là dei dinosauri, non c'è un briciolo della magia di Jurassic Park nella fatica Telltale.


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